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“E COSI’ IL BRUTTO ANATROCCOLO SI SEDETTE TUTTO TRISTE IN UN ANGOLO”. L’importanza di promuovere l’autostima sin dalla prima infanzia.

“Sei capace di deporre le uova” chiese la gallina, “No? Allora sei pregato di tenerti le tue opinioni per te”. Chiese il gatto: “Sei capace di inarcare la schiena, fare le fusa, o produrre scintille? No? Allora è meglio che te ne stai lì buono e lasci parlare chi ne sa qualcosa”. E così, il brutto anatroccolo si sedette tutto triste in un angolo (Andersen, 2005).

Alcun i bambini si sentono privi di valore perché vengono criticati, perché non “rispondono” alle aspettative delle figure di riferimento, perché non vengono valorizzati per le loro risorse e i loro talenti. Se un bambino vive nel senso di fallimento e di inadeguatezza, non riesce a sviluppare autostima e rischia di sentirsi sbagliato e di non valere nulla.

Molte favole vedono protagonisti personaggi senza voce e senza volto, per esempio Il soldatino di piombo